La tecarterapia è diffusa soprattutto in ambito fisioterapico e prevede l’utilizzo di un dispositivo specifico molto particolare, basato sul principio fisico del condensatore: la cura avviene attraverso il calore generato all’interno dell’area anatomica che necessita l’intervento. Uno dei suoi vantaggi è che, essendo una pratica non invasiva e non dolorosa, non richiede alcuna anestesia o incisioni. La tecarterapia lavora in due modalità alternative:
- la modalità capacità, adatta alla cura dei problemi ai tessuti molli
- la modalità resistiva, indicata per il trattamento dei disturbi ossei, articolari, cartilaginei ecc.
Dipendenti dall’energia erogata dal dispositivo, i principali effetti biologici della Tecar sono tre e si differenziano in base all’energia erogata dal dispositivo:
- aumento del microcircolo
- vasodilatazione
- incremento della temperatura interna.
La tecarterapia è un trattamento piuttosto efficace. La singola seduta ha un costo che varia da 25 a 50 euro e una durata generalmente compresa tra 20 e 30 minuti.
Usi più comuni della tecarterapia
La tecarterapia è una pratica terapeutica non invasiva che sfrutta l’energia del campo elettromagnetico per stimolare i tessuti del corpo. Questa tecnologia utilizza una corrente ad alta frequenza che viene applicata sulla superficie della pelle attraverso un manipolo a contatto, producendo un effetto di riscaldamento e un aumento del flusso sanguigno nei tessuti.

- Patologie muscolari: contratture, stiramenti o strappi, contusioni, edema.
- Patologie dolorose della colonna: lombalgie, dorsalgie, cervicalgie.
- Patologie della spalla: tendinite e tenosinovite della spalla, tendinopatie inserzionali, capsulite adesiva.
- Patologie del gomito: epicondilite, epitrocleite.
- Patologie del polso e della mano: tendiniti e tenosinoviti della mano, tendiniti e tenosinoviti del polso, rizoartrosi.
- Patologie dell’anca: coxartrosi, borsiti, pubalgie.
- Patologie del ginocchio: condropatia rotulea, gonartrosi, esiti di lesioni traumatiche dei legamenti crociati anteriore e posteriore, distorsioni.
- Patologie della caviglia e del piede: esiti di fratture, distorsioni, fascite plantare, tendinite achillea.
- Riabilitazione post-chirurgica.
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